Di tutte le leggende che narrano l’origine del caffè, la più suggestiva è forse quella del pastore etiope Kaldi, che osservò le sue capre masticare bacche e foglie di una pianta di Coffea. L’insolita energia e vivacità dimostrata dal gregge convinse il pastore ad assaggiare le bacche rosse. Poco alla volta l’usanza si diffuse e si cominciò a preparare un’infusione con i semi abbrustoliti e macinati.

La bevanda prese il nome di Kahwa e poi Kahve. Comunque sia nata, l’usanza di preparare una bevanda energetica con le bacche di Coffea si diffuse dall’Etiopia allo Yemen, dall’Egitto fino a Damasco, e poi ad Istanbul.

In Europa il caffè cominciò a circolare solo nel XVI secolo, fino a diventare popolare nel XVII secolo con la nascita e diffusione delle “case del caffè”. Successivamente cominciò a diffondersi l’uso delle macchine per fare il caffè a casa. Il caffè si diffuse in tutte le classi sociali diventando il rito quotidiano che ancora oggi permea la nostra cultura e le nostre abitudini alimentari. Oggi, l’Italia è il leader mondiale indiscusso dell’import-export e ambasciatore ufficiale della “filosofia” dell’espresso.

Il caffè 1920 di Garibaldi rappresenta, a pieno titolo, una perfetta espressione di questa eccellenza italiana, con la sua sapienza nella torrefazione e creazione di miscele uniche e pregiate.